Osteopatia

L’osteopatia è una terapia manuale efficace per la prevenzione, valutazione e cura di disfunzioni dell’organismo.

Ricorre ad un approccio globale del corpo e non solo sul sintomo (spesso infatti la causa del dolore ha sede diversa dalla zona sintomatica) ricercando le alterazioni funzionali che possono manifestarsi con segni e sintomi di vario genere.

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Cos’è l’Osteopatia?

L’osteopatia è una terapia manuale, nata negli Stati Uniti nella seconda metà dell’800, si dimostra efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche il sistema cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali e sul loro rapporto con la colonna).

L’obiettivo principale della medicina osteopatica è di non limitarsi a ridurre la sintomatologia dolorosa, ma quello di ricercare la causa responsabile del sintomo stesso, di fatti molto spesso la sede in cui si percepisce il dolore non corrisponde alla causa che ne ha dato origine.

L’osteopatia non si serve di farmaci, rimedi naturali o strumenti medicali, ma di base agisce attraverso manipolazioni dei tessuti applicate sul sistema scheletrico, muscolare, fasciale, nervoso, cranio-sacrale e viscerale, al fine di ripristinare la mobilità fisiologica e l’equilibrio dell’organismo. 

Questa filosofia di lavoro permette di avere una visione globale del corpo consentendo di risolvere con maggiore efficacia le problematiche dei pazienti.

Principi dell’Osteopatia

La medicina osteopatica si basa su tre principi: l’autoguarigione, la relazione struttura-funzione, la nozione di unità del corpo umano.

Autoguarigione

Il corpo contiene tutti i mezzi necessari per eliminare e prevenire patologie. Ciò avviene a condizione che i sistemi di autoregolazione siano liberi di funzionare correttamente, vale a dire che non si abbia alcun ostacolo sulle vie della nutrizione dei tessuti e sull’eliminazione dei rifiuti.

Relazione tra struttura e funzione

Un corretto equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo una sensazione di benessere. Qualora tale equilibrio venga alterato (a causa di un trauma per esempio) si parla di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità in una parte del nostro corpo (ossa, muscoli, organi, etc..).

Unità del corpo

L’osteopata considera l’uomo come un’unica unità funzionale nella quale i vari apparati cooperano per mantenere il benessere dell’organismo. Ogni parte del corpo (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, garantendo l’equilibrio psicofisico. 

Cosa cura l’Osteopatia?

Premesso che l’osteopatia ha un approccio globale e ogni trattamento è diverso a seconda delle esigenze del paziente, non esistono specializzazioni osteopatiche, pertanto pensare che osteopatia strutturale, osteopatia craniale e osteopatia viscerale siano tre tipologie di trattamenti distinti è un grave errore spesso commesso dagli stessi osteopati. 

Il trattamento osteopatico può avvalersi di numerosi metodi e tecniche di trattamento, utilizzate indifferentemente in funzione delle necessità terapeutiche.

Le manipolazioni non hanno solo effetti meccanici, ma soprattutto biochimici, in quanto stimolano il corretto scambio di fluidi all’interno delle strutture trattate, con lo scopo di permettere all’organismo di poter trovare un proprio equilibrio ed un proprio benessere.

Osteopatia Strutturale

Le manipolazioni strutturali correggono le posizioni spaziali delle articolazioni secondo i loro assi di movimento.

Hanno una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, in quanto favoriscono l’emissione di corretti impulsi dalle e alle terminazioni nervose della parte trattata.

Indicazioni terapeutiche:

  • Mal di schiena
  • Problemi posturali
  • Protusioni o Ernie Discali
  • Fratture
  • Distorsioni
  • Dolori post traumatici
  • Traumi sportivi
  • Lesioni muscolari
  • Cervicobrachialia
  • Lombosciatalgia
  • Pubalgia
  • Colpo di frusta
  • Epicondilite
  • Tendinite
  • Scoliosi
  • Tunnel carpale
  • Artrosi
  • Problemi circolatori

Osteopatia Viscerale

Le manipolazioni viscerali permettono all’organo di trovare la sua fisiologia naturale e le disfunzioni legate alla restrizione di mobilità. Inoltre da un punto di vista anatomico e funzionale è presente una relazione tra i visceri e la struttura muscolo-scheletrica, di conseguenza una cattiva funzione della colonna vertebrale può influenzare uno o più visceri e viceversa.

Queste tecniche consentono di stimolare l’organo verso una corretta funzione, digestiva, di assorbimento o di espulsione, sia in un ambito meccanico sia in ambito biochimico.

Importante sottolineare che la maggior parte dei mal di schiena derivano da una ipo-mobilità di un organo.

Attraverso manipolazioni sull’addome, legamenti, diaframma si mira a ristabilire una corretta mobilita del viscere e di conseguenza una maggiore mobilità della colonna vertebrale.

Indicazioni terapeutiche:

  • Sindrome del colon irritabile
  • Cicatrici e aderenze
  • Ernia iatale
  • Problematiche di transito intestinale
  • Esofagiti da Reflusso Gastrico
  • Stitichezza
  • Dismenorrea
  • Asma
  • Incontinenza urinaria
  • Trattamento delle cicatrici post-chirurgiche

Osteopatia Cranio Sacrale

La terapia Cranio-Sacrale è stata ideata da William Garner Sutherland in America all’inizio del secolo scorso. In quanto osteopata scoprì che le 26 ossa che compongono il cranio erano intimamente articolate tra loro in modo da permettere un leggero e docile movimento. Egli comprese che questo movimento derivava da una lieve espansione e contrazione ritmica del sistema nervoso centrale (Movimento Respiratorio Primario), completamente indipendente dai movimenti derivanti dalla respirazione e dalla pulsazione cardiaca.

Sutherland scoprì inoltre che questo movimento non è limitato al cranio, ma è presente e può essere ascoltato in tutto il corpo; ed è essenziale per il mantenimento della salute.

Quando il corpo è soggetto ad un trauma, come può succedere ad esempio durante la nascita o per altri lesioni, questo sottile movimento può compromettersi e la salute del corpo può essere disturbata anche in modo molto significativo.

Le tecniche craniali agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio, sul sistema nervoso, sulle meningi e sulla circolazione del liquor cefalorachidiano.

Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.

Indicazioni terapeutiche:

  • Sindrome post trauma cranico
  • Mal di testa
  • Emicranie
  • Articolazione temporo mandibolare
  • Malocclusioni
  • Nevralgie facciali
  • Alcuni problemi degli occhi
  • Alcuni tipi di vertigini, sinusiti
  • Le affezioni craniche dei neonati legate al parto (es: torcicollo miogeno,reflusso, plagiocefalia ecc.).

L’Osteopata tratta tutto e tutti?

Ovunque si può leggere che l’osteopata si occupa di pazienti che vanno dal neonato all’anziano e tratta diverse problematiche oltre a quelle muscolo-scheletriche. Il primo pensiero e critica che viene in mente a molti medici e pazienti è quello di pensare, comprensibilmente, che l’osteopata crede di essere un tuttologo o un guaritore. 

Per fare chiarezza si ricorda che l’osteopata non cura patologie ma tratta le disfunzioni somatiche, ovvero un’alterazione della fisiologia dovuta ad una restrizione della mobilità.  Definizione Disfunzione Somatica: funzione compromessa o alterata delle strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali con i relativi elementi vascolari, linfatici e neurali. 

L’approccio osteopatico è diverso e personalizzato in base all’età, storia clinica e stile di vita del paziente, le manovre non sono mai invasive e per questo indicate a tutte le fasce di età. 

Inoltre le indicazioni dei trattamenti sono molteplici poiché le manipolazioni osteopatiche sono indirizzate soprattutto a recuperare le restrizioni di mobilità (disfunzione somatica) consentendo un miglioramento della circolazione, dell’elasticità e mobilità dei tessuti, affinchè il corpo ritrovi il suo stato di equilibrio. 

Quando si affrontano pazienti con condizioni patologiche, il trattamento osteopatico associato alle cure mediche, può dare un valido contributo per migliorare la qualità di vita del paziente.

Come si riconosce un bravo Osteopata?

In Italia l’Osteopatia è stata riconosciuta formalmente come professione sanitaria dalla legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 entrata in vigore il 15 febbraio, di cui ancora si attendono i decreti attuativi. In attesa di tali decreti purtroppo il percorso di formazione osteopatico non è ancora universitario ma privato. 

La formazione privata soggetta a scarsi controlli, l’alto interesse economico, ha permesso nell’ultimo decennio l’apertura di decine di scuole di osteopatia in tutta Italia; ancor peggio ogni mese si assiste alla promozione di corsi o videocorsi con tecniche osteopatiche. 

Il trattamento osteopatico non è un miscuglio di tecniche o di “scrocchi” fatti a caso. 

Ciò che contraddistingue un vero osteopata è il ragionamento clinico e la fine palpazione, che si apprendono solo dopo molti anni di studio e di pratica.

L’inadeguata formazione e l’abuso della professione, mette in cattiva luce questa disciplina screditando il lavoro di coloro che la praticano con dedizione. 

Riconoscimenti dell’Osteopatia

La medicina osteopatica fu fondata negli Stati Uniti da un medico chirurgo Andrew Taylor Still nel 1874, nel 1991 entra di diritto tra i servizi della sanità pubblica degli USA.

Dopo gli Stati Uniti è la volta dell’Inghilterra nel 1911 con la fondazione della British Osteopathic Association, ma è nel 1993 che l’osteopatia viene riconosciuta legalmente ed inserita nel sistema sanitario anglosassone, nel 1998 viene costituito il General Osteopathic Council, organo predisposto alla tutela degli standard formativi, dello sviluppo professionale e della sicurezza dei pazienti. 

Nel 2002 l’osteopatia viene riconosciuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a titolo di partecipazione al mantenimento della salute e inserita tra le medicine non convenzionali.

Le istituzioni sanitarie italiane non sono ancora in linea con tali direttive, pertanto alcune iniziative di legge volte al riconoscimento giuridico dell’osteopatia si trovano in fase di approvazione dal parlamento.